Associazione
TeArca
SCUOLAeTEATRO/TEATROèSCUOLA
Liberi
di
Esprimersi:
Parola/Emozione in
Azione
Perché
il Teatro?
Il
Teatro è una "scatola magica", luogo ideale per esplorare e
potenziare le proprie capacità
espressive
( recitazione, danza, musica, scrittura, pittura, scenografia,
luci, audio, video ecc.).
Il
Teatro stimola la consapevolezza della creatività che ogni
individuo possiede.
Il
Teatro è anche un linguaggio divertente che ci permette di giocare
con le emozioni e ci mette in
ascolto
con noi stessi e con l’altro.
Perché
fare teatro a scuola?
I
ragazzi sono sempre più isolati: computer, cellulari, playstation,
linguaggio abbreviato, emozioni
virtuali,
pochi contatti reali ma centinaia di amici sui social. I giovani
sono obbligati a seguire le
mode
e tutti i falsi bisogni imposti dai mass-media; inoltre, in
determinate zone, le problematiche
legate
alle condizioni
familiari-socio-economiche producono
dispersione scolastica e abbandono,
sono
stimolati a raggiungere obiettivi in fretta, senza un percorso:
TUTTO E SUBITO.
Il
teatro ha i suoi tempi e propone modelli
alternativi.
Il
teatro e la sua valenza pedagogica
Il
teatro ha una profonda valenza pedagogica: da un lato i
ragazzi collaborano in gruppo per un
obiettivo
comune (il saggio/spettacolo), attraverso un percorso
condiviso, rispettando i tempi e i
ritmi
di tutti, sostenendosi .
Dall'altro
lato si confrontano con emozioni, conflitti e passioni a cui dare
voce e corpo.
La
loro voce, il loro corpo.
Attraverso
il lavoro su testi classici, gli allievi possono imparare ad
apprezzare la bellezza della
parola
e scoprire come i testi del passato rivelino ancora forza ed
attualità. La lettura di un testo
viene
appreso in modo differente da quello insegnato a scuola. L’analisi
del testo con la rivelazione
del
sottotesto permette di penetrare la parole nell’essenza del
significato e dell’emozione. Durante
il
percorso laboratoriale, i ragazzi saranno invitati a creare scene e
costumi: inventare, disegnare,
costruire, dipingere, incollare, tagliare, cucire; diventerà
preziosa occasione per scoprire la propria
manualità,
talenti fino ad allora inespressi.
La
scoperta della parola
Viviamo
un momento storico dove tutto si muove e si esaurisce in fretta,
anche il linguaggio, la
parola:
meglio abbreviare, usare il dialetto, mangiarsi le doppie, servirsi
del linguaggio virtuale,
determinando,
così, l’ impoverimento della nostra lingua e dei suoi
contenuti.
Il
lavoro su un testo ci permette di riappropriarci della nostra
lingua e di apprezzarla: analizzando il
testo
(sottotesto), la parola assume la tridimensionalità
teatrale, diventa parola/emozione in azione.
Progetto
e struttura del lavoro teatrale
I
fase: Acquisizione delle tecniche teatrali: training vocale e
training corpo
II
fase: Training emotivo ed improvvisazione
III
fase: Prove ed allestimento di un testo scelto dalla scuola
(analisi del testo, sviluppo del sottotesto).
Lavoro
didattico teatrale nel dettaglio
Parte
tecnica/creativa
Esercizi
teatrali per verificare le capacità di ascolto, di concentrazione e
di osservazione
Tecniche
teatrali per sviluppare un “sentire” di gruppo
“Giochi”
di simulazione teatrale/azione scenica
Esercizi
di rilassamento
Training
fisico e vocale
Lavoro
sull’espressione, sul ritmo e sul movimento
Esercizi
per sentire lo spazio in modo consapevole
Tecniche
di improvvisazione
L’azione
scenica: dall’improvvisazione alla struttura
drammaturgica
Analisi
del testo e sviluppo del sottotesto
Cenni
storici sulla Storia del Teatro
Chi
è Stanislavskij? Cos’è il metodo di Stanislavskij?
Il
copione teatrale
Prove
e allestimento di un testo scelto della scuola (primaria -
secondaria - secondaria superiore)
Obiettivi
1. Ascolto
2.
Libera espressione del pensiero
3.
Rielaborazione personale
4.
Libertà e creatività
5.
Sicurezza di sé
6.
Consapevolezza e contatto con la parte emotiva (improvvisazione
e personaggi)
7.
Scambio culturale ed emotivo
8.
Migliorare il rapporto con sé stessi e con gli altri
9.
Comunicazione efficace
10.
Acquisire una maggiore conoscenza del proprio corpo
11.
Obiettivi comuni
12.
Messa in scena di uno spettacolo
Finalità
La
finalità di un laboratorio teatrale nella scuola non è formare
attori ma:
1.
Offrire al ragazzo la possibilità di esprimere se
stesso
2.
Fargli acquisire sicurezza, maggiore capacità di comunicazione,
leggere e comprendere un testo
(da
un punto di vista differente dalla didattica scolastica),
padronanza del linguaggio verbale, non
verbale
e paraverbale.
Il
pubblico di domani
Avvicinare
un ragazzo al teatro, con conoscenze specifiche, non improvvisando
come se il teatro
fosse
una cosa semplice che tutti possono insegnare o peggio ancora fare,
significa sensibilizzarlo
alla
bellezza e alla cultura creativa ma anche educarlo ad essere il
“pubblico di domani”.
Questionario
Al
primo incontro, tutti gli allievi, verranno invitati a rispondere
ad un questionario che sonderà la
loro
conoscenza teatrale e le loro aspettative. Lo stesso questionario
sarà sottoposto alla fine
dell’anno.
Le scuole che parteciperanno al progetto
TeatroeScuola/Teatroèscuola potranno avere
una
documentazione scritta su quello che il teatro può fare e
trasmettere ai ragazzi da un punto di
vista
culturale ed emotivo: consapevolezze acquisite, crescita emotiva ,
cambiamenti e critiche.
La
metodologia che affrontiamo con i ragazzi è uguale anche per i
bambini
La
differenza tra le diverse generazioni è data dal:
1)
testo teatrale (favola, testo classico,
drammaturgia contemporanea)
2)
il linguaggio che il regista/attore, nel
ruolo di insegnante, utilizza a seconda dell’età
dell’allievo/attore.